Sì, è possibile, ma solo se i libri tradotti vengono venduti ad altre associazioni o istituzioni a sostegno dei non vedenti o direttamente alla persona disabile. Naturalmente, un libro tradotto in braille è considerato utile solo alle persone con disabilità. Pertanto, si può affermare che questo commercio è ammesso ai sensi dell’art. 24c CopA. 24c CopA. È importante che questo commercio non generi alcun profitto ma copra solo le spese.