«Disponibili in commercio» (art. 19 cpv. 3 lett. a LDA)
(art. 19 cpv. 3 lett. a LDA)
Il concetto di «disponibili in commercio» risale a un periodo pre-digitale, quando libri e dischi venivano venduti nelle librerie e in negozi simili, e non era ancora possibile acquistare singolarmente canzoni, articoli o immagini via Internet.
Un’opera si considerava esaurita quando non era più possibile acquistarne una copia «in commercio». Le possibilità offerte dal digitale complicano di molto la situazione. Si pongono casi incerti come questo: tutte le copie stampate di un libro sono esaurite e non è nemmeno prevista una ristampa ma il testo è comunque disponibile come e-book sul sito Internet privato dell’autore (non importa se a pagamento o gratuitamente); questo libro è da ritenersi «disponibile in commercio»? E come si considera un disco in vinile che da anni non si può più acquistare normalmente ma è comunque disponibile presso i collezionisti? Il concetto di «disponibili in commercio» va quindi adeguato alle forme di distribuzione digitali: in linea di principio sarebbe da ritenere «disponibile in commercio» qualsiasi cosa che si possa acquistare in Internet. La conseguenza di tale ragionamento sarebbe tuttavia che praticamente nessun’opera potrebbe mai «esaurirsi». Rimane in ogni caso determinante considerare se l’opera in questione viene offerta nella forma di commercializzazione consueta in commercio. Per semplificare, la casa editrice non può proteggere la commercializzazione di un libro mettendo in vendita, oltre alla copia cartacea, ogni singolo capitolo del libro sotto forma di documento PDF scaricabile dal suo sito Internet. La situazione è diversa se la casa editrice vende il libro sia in formato cartaceo sia come e-book. Fintantoché l’e-book è disponibile attraverso Internet, è irrilevante se prima o poi la copia stampata viene a esaurirsi. Se, tuttavia, un testo stampato si può trovare soltanto nei tradizionali negozi di antiquariato, non lo si può più considerare «disponibile in commercio». Ben diverso è il caso dei negozi di antiquariato digitali come ZVAB o Amazon.